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Battaglia "malvertising" di Microsoft: una lotta dura per vincere

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Anonim

Microsoft spera di trovare le persone che hanno mascherato il malware come pubblicità e li ritengono responsabili. La società produttrice di software ha annunciato che ha intentato cinque cause civili contro aziende che hanno intrapreso pubblicità destinate a trasmettere virus e altro materiale dannoso. Il problema, tuttavia, è che nessuno sa dove si trovano queste aziende o chi è dietro di loro.

Le denunce per gli annunci dannosi di Microsoft

Le denunce di Microsoft, annunciate in un blog pubblicato dal consigliere generale associato Tim Cranton questa settimana, aziende con nomi vaghi come "Soft Solutions" e "ote2008.info". Le aziende, sostiene Microsoft, hanno utilizzato piattaforme pubblicitarie online popolari per nascondere il codice dannoso e tentare di infettare gli utenti ignari - un processo a volte descritto come "malvertising". Se un utente segue un collegamento presentato nell'annuncio, potrebbe finire con dati danneggiati o informazioni rubate, o persino trovare il suo PC sotto il controllo di qualcun altro.

[Ulteriori letture: Come rimuovere malware dal tuo PC Windows]

"Questo lavoro è di vitale importanza perché la pubblicità online aiuta a mantenere Internet funzionante", afferma Cranton. "La frode e l'abuso doloso delle piattaforme pubblicitarie online sono quindi una seria minaccia per l'industria e per tutti i consumatori e le imprese."

Proprio questa settimana, un annuncio malevolo si è fatto strada sul sito Web del New York Times. I lettori sono stati accolti da finestre pop-up che affermano di avere un virus e dovrebbero scaricare software specializzato per risolverlo. Seguendo il collegamento potrebbe essersi verificato un virus effettivamente trasmesso.

Il combattimento "malvertising"

Il mercato degli annunci maligni è considerato un'attività multimiliardaria. Finora, tuttavia, la lotta contro di essa si è dimostrata difficile. Microsoft ha citato in giudizio un'azienda texana per il malware basato su annunci l'anno scorso, ma il problema è abbastanza diffuso da far sembrare che le azioni legali facciano ben poco per arginarlo. Nel nuovo caso, Microsoft non è nemmeno sicura di chi sarà il futuro.

"Sebbene non conosciamo ancora i nomi degli individui specifici dietro questi atti, stiamo archiviando questi casi per aiutare a scoprire le persone responsabili e impedire loro di continuare i loro exploit ", spiega Cranton.

La cautela generale è il modo migliore per proteggersi: non fare clic sulle finestre pop-up basate sul Web, anche se visualizzano messaggi allarmanti sul computer; assicurarsi che il proprio software di protezione antivirus sia installato e aggiornato; e non dare mai le tue informazioni personali mentre navighi sul Web, a meno che tu non sappia esattamente dove sta andando.