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Ericsson Executives Exonered of Tax Evasion

Trump Introductory Remarks With Tech Executives

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La Corte d'Appello svedese ha assolto ieri tre ex e due attuali dirigenti di Ericsson che erano stati accusati di evasione dei controlli fiscali.

Se condannati, i dirigenti potrebbero essere sbarcati in prigione. Il verdetto giunge come un enorme sollievo per gli ufficiali accusati, che possono finalmente mettere in atto quello che è stato un processo molto lungo alle loro spalle, secondo Henry Sténson, vicepresidente senior responsabile delle comunicazioni aziendali a Ericsson.

Avevano già vinto il primo round, quando il tribunale distrettuale di Stoccolma li ha assolti indietro nel dicembre 2006. A quel tempo il pubblico ministero avrebbe dovuto ritirarsi e risparmiare un sacco di tasse, secondo Sténson.

Il caso ha le sue radici nelle irregolarità contabili relative ai pagamenti - per un totale di diversi miliardi di corone svedesi (diverse centinaia di milioni di dollari) - effettuate da Ericsson ai cosiddetti agenti commerciali nel 1998 e 1.

A metà del 1998 Ericsson ha avviato una modifica del suo sistema di pagamento degli agenti commerciali. Ericsson ha affermato che in un certo numero di paesi è fondamentale utilizzare rappresentanti locali che abbiano familiarità con le regole, i costumi, la cultura e la lingua locali. Ericsson ha modificato i suoi sistemi di pagamento per soddisfare le richieste degli agenti di proteggere il loro anonimato. La modifica ha comportato i pagamenti agli agenti effettuati tramite intermediari di pagamento, nel caso in oggetto denominati società di servizi, secondo Ericsson.

Il sistema, che è stato abbandonato nel 2000, è il motivo per cui l'Ufficio nazionale svedese per i crimini economici sospetta evasione del controllo fiscale. La società di telecomunicazioni ha incluso false fatture nella sua contabilità per nascondere altri pagamenti, secondo il pubblico ministero. Ericsson ha sempre negato l'accusa.