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La legge snooping svedese affronta la sfida della Corte europea

Il mondo del pensiero e la Legge di Attrazione

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Anonim

Il dibattito sulla sua legge di spionaggio approvata di recente continua a infuriare senza sosta in Svezia. Centrum för rättvisa (o Centro per la giustizia), un'organizzazione svedese di interesse pubblico, ha presentato una denuncia alla Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), ha annunciato mercoledì.

Il parlamento svedese ha votato il 18 giugno per approvare un legge che renderà possibile al FRA (Swedish Defence Radio Establishment), un'organizzazione civile che fa capo al Ministero della Difesa, ascoltare tutto il traffico cablato che attraversa i confini svedesi per proteggersi da quelle che sono state soprannominate "minacce esterne".

Centrum för rättvisa ritiene che la legge (nota anche come legge FRA), così come l'attuale monitoraggio del traffico wireless, costituisca una violazione del diritto alla privacy e alla vita privata (articolo 8), e il diritto a un rimedio efficace (Articolo 13), come tutelato dalla Convenzione europea sui diritti umani, secondo una dichiarazione.

La legge ha diverse carenze, che la CEDU deve dare un'occhiata, secondo Centrum för rättvisa, che si chiede se essere efficace dal momento che la crittografia può essere utilizzata per eludere le intercettazioni.

Il gruppo dice anche che la legge FRA è troppo vaga. I motivi per il monitoraggio delle comunicazioni variano ampiamente e includono la prevenzione di reati tanto vari quanto il terrorismo internazionale e la speculazione sugli interessi. Inoltre, non è specifico su come le informazioni raccolte sono monitorate, utilizzate, condivise e archiviate, o su come le informazioni dovrebbero essere cancellate.

Ultimo ma non meno importante, le persone che sospettano di essere state sottoposte a sorveglianza non hanno modo di confermare esso, e quindi manca un rimedio efficace, secondo Centrum för rättvisa.