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World of Warcraft May Go Dark in Cina

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Anonim

Blizzard's World of Warcraft potrebbe essere diretto per un buon vecchio stile "plug-pull" in Cina, grazie alle lotte intestine del governo in via di estinzione. Un ente di regolamentazione cinese ha ordinato a NetEase, una società cinese che ospita World of Warcraft in Cina, di disconnettere il gioco dopo aver respinto l'applicazione di NetEase per operare The Burning Crusade di Activision Blizzard, la seconda espansione del popolare MMORPG.

Ma aspetta: Wasn ' The Burning Crusade è già uscito in Cina due anni fa, nel settembre del 2007?

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Lo era. In effetti World of Warcraft era stato gestito da The9, con sede a Shanghai, il MMORPG lanciato in Cina nel giugno 2005, ma la Blizzard ha trasformato la licenza su NetEase nell'aprile 2009 come parte di un accordo triennale. Tranne che non è così semplice, a quanto pare: il rilancio di un MMO in Cina richiede l'autorizzazione governativa, e NetEase non ce l'ha … ancora.

Il motivo dell'ultimo rifiuto? Nessuno lo sa con precisione, ma sembra che l'Amministrazione Generale della Stampa e Pubblicazione della Cina e il suo Ministero della Cultura siano bloccati in un combattimento mortale su cui il corpo ha il potere - e la competenza - di emettere questo tipo di dettature normative. Blizzard ha già apportato numerose modifiche al gioco per placare i regolatori cinesi, estrapolando elementi come riferimenti visivi a sangue e ossa.

Secondo il Wall Street Journal, GAPP ha permesso a NetEase di iniziare a testare World of Warcraft a luglio fino a quando il la società non ha intrapreso transazioni finanziarie con i giocatori o ha elaborato nuovi account. NetEase ha aderito fino al 19 settembre, a quel punto ha iniziato ad accettare denaro ed elaborare nuovi conti, presumibilmente a causa di ritardi di autorizzazione aggravati dalla disputa normativa tra GAPP e Ministero della Cultura.

GAPP non sorprende che le azioni di NetEase siano illegali. In risposta, il Ministero della Cultura afferma che il GAPP violerebbe le disposizioni del governo se tentasse di far rispettare il rifiuto regolamentare.

Chi vincerà? Nessuno lo sa, ma nessuno sta sbattendo le palpebre. Anche il governo centrale non sembra decidere. La Commissione statale cinese per la riforma del settore pubblico afferma che GAPP è responsabile per la pre-approvazione della pubblicazione di giochi online, ma una volta che un gioco online è attivo, la responsabilità passa al Ministero della Cultura.

World of Warcraft è andato in diretta in Cina quattro anni fa. Il suo passaggio da The9 a NetEase ammonta a un letterale tecnicità. Sembrerebbe, a prima vista, che il Ministero della Cultura abbia autorità qui, anche se la Cina considera i singoli pacchetti di espansione come applicazioni discrete, beh …

Sì, lo so. Che casino.

Sembra un episodio di un reality show "When Bureaucrats Attack"?

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